549 Patrizia Di Dio Rassegna Stampa
16 ottobre, 2015

Appuntamento da non perdere domani mattina, 16 ottobre, alle ore 9,30 alle Terrazze – Antico stabilimento a Mondello con il II° FORUM TERZIARIO DONNA CONFCOMMERCIO “DONNE MOTORE DELLA RIPRESA”.

Durante la giornata sarà presentata una ricerca Censis sull’evoluzione dell’imprenditorialità femminile nel terziario. Interverranno, tra gli altri, il Presidente di Confcommercio Nazionale, Carlo Sangalli, e la Presidente Nazionale del Terziario Donna, Patrizia Di Dio. La seconda edizione del Forum di Terziario Donna Confcommercio «Donne motore della ripresa” vuole mettere a fuoco la risorsa che le donne imprenditrici rappresentano nel mondo economico. L’evento è dedicato quest’anno alle nuove forme di benessere identificato come Bene Essere, centrato sulla riscoperta della qualità della vita e, non necessariamente, legato alla ostentazione e al lusso. Un discorso sui valori e non sull’ agiatezza, basato sulla valutazione qualitativa e non quantitativa. Questi i temi al centro del II° Forum organizzato a Palermo da Terziario Donna Confcommercio «Donne motore della ripresa” nel corso del quale sarà presentata una ricerca sull’imprenditorialità femminile nel terziario realizzata in collaborazione con il Censis. Nel pomeriggio dalle ore 15 si terrà una tavola rotonda su «Imprese femminili e nuovi modelli di sviluppo” con interventi e testimonianze di donne imprenditrici. È stato aperto da un bellissimo video emozionale il secondo Forum Nazionale del Terziario Donna Confcommercio «Donne motore della ripresa» che si è tenuto nella suggestiva cornice delle Terrazze dell’Antico Stabilimento di Mondello. Circa 200 le donne imprenditrici provenienti da tutta Italia per prendere parte a quello che è diventato un attesissimo appuntamento annuale per fare il punto sull’evoluzione dell’imprenditoria femminile. “L’impresa oggi deve essere concepita in modo nuovo – dice patrizia Di Dio, Presidente Nazionale del Terziario Donna Confcommercio -, come unità di trasmissione dei valori e può esserci un modo migliore di fare impresa, che unisca alla realizzazione economica il miglioramento sociale e ambientale, il benessere delle persone e del pianeta. “Produttività e lavoro possono essere rivisti alla luce di un’economia più etica, che riporti al centro la persona e la soddisfazione personale – ha aggiunto la Di Dio -. Abituate a dover conciliare la vita familiare con l’impegno lavorativo, le donne portano nel mondo aziendale un’esperienza differente. L’impresa al femminile ha delle specificità e peculiarità che generano una gestione diversa della vita aziendale che punta sulla condivisione, su politiche gestionali attente a valorizzare le risorse umane, sull’instaurazione del benessere all’interno dell’impresa.