Anello ferroviario diffida di Confcommercio Palermo
«Ormai è noto a tutti – dice la presidente di Confcommercio Palermo – che il termine ultimo dei lavori è stato ampiamente disatteso e questo ritardo ha prodotto gravi conseguenze non solo patrimoniali agli imprenditori palermitani che rappresentiamo, in particolar modo a coloro che operano nelle aree interessate dai cantieri e in quelle limitrofe, i quali tuttora versano in una situazione di grave incertezza rispetto ai tempi necessari per la normale ripresa delle loro attività. Non comprendiamo – aggiunge Di Dio – inoltre come mai ancora si continua a cedere aree di apertura cantiere alla luce di quanto è accaduto e sta accadendo Esigiamo garanzie sul prosieguo dei lavori, in caso contrario il ripristino dello stato dei luoghi. Vogliamo, infine sapere chi è responsabile degli ulteriori ritardi, rispetto all’ultimo cronoprogramma pubblicato sul sito del Comune di Palermo, secondo il quale il completamento dei lavori è fissato nel mese di giugno 2018; e soprattutto chi deve pagare per questo insostenibile ritardo. Perché non è accettabile che si dica semplicemente «scusate, abbiamo scherzato». Non si accettano più scuse – conclude Patrizia Di Dio – occorre che i soggetti che hanno responsabilità concludano le opere al più presto e paghino per i danni arrecati alla comunità».
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