La forza dell’associazionismo, il valore della rappresentanza
<Capì questo: che le associazioni rendono l'uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori delle singole persone, e danno la gioia che raramente si ha restando per proprio conto, di vedere quanta gente c'è onesta e brava e capace e per cui vale la pena di volere cose buone; mentre vivendo per proprio conto capita più spesso il contrario, di vedere l'altra faccia della gente, quella per cui bisogna tener sempre la mano alla guardia della spada.> Italo Calvino, Il barone rampante
Siamo nel pieno di una fase cruciale di cambiamento del nostro Paese che mostra – ove ve ne fosse bisogno – il ruolo cruciale svolto dai cosiddetti ‘corpi intermedi’, di quei sistemi che danno voce, rappresentano e tutelano gli interessi delle categorie produttive.
Confcommercio basa pienamente il valore della rappresentanza sui principi di sussidiarietà e partecipazione: e lo fa giorno dopo giorno continuando ad innovare e ammodernare l’architettura organizzativa e l’offerta di servizi, valorizzando sempre di più la rete di territori e di categorie rappresentate, promuovendo alleanze operative e strumenti per contribuire al rafforzamento dell’attività sindacale della Confederazione. E intessendo un serrato dialogo costruttivo con le autorità governative, nel rispetto dei reciproci ruoli e cosi come promuove la Costituzione.
Convinti che il futuro dipende anche dal ruolo dei corpi intermedi, dalle riforme promosseinsieme per innovare il Paese, dalla trasformazione digitale al nesso sempre più stretto tra città, terziario, infrastrutture e trasporti, dalla qualità della formazione alla valorizzazione del welfare contrattuale, fino ai temi cruciali e attuali della sostenibilità, della transizione generazionale, del ruolo dell'Italia nel nuovo scenario europeo e internazionale, Confcommercio non si ferma mai, con l’obiettivo di interpretare una stagione di responsabilità della rappresentanza d’impresa.
Al centro dell’agire della nostra Confederazione vi è sempre il ‘bene comune’, realizzato tutelando e valorizzando i fare dei nostri associati.
Atti concreti, non proclami. Nelle varie iniziative che continuamente proponiamo ci siamo noi, i nostri valori, i nostri diritti. La voce dei tantissimi imprenditori ed imprenditrici, di ogni fascia generazionale, e di ogni comparto merceologico del terziario di mercato. Ci sono storie di vita quotidiana.
Nelle battaglie che portiamo avanti c’è la nostra identità, modelli di vita che sono tratti distintivi della nostra cultura. Iniziative attraverso le quali aprire strade - anche sperimentali - da cui far derivare un nuovo rinascimento per la società di cui siamo parte e di cui vogliamo essere protagonisti.
Tutto questo è reso possibile dal valore, insostituibile, del capitale umano del sistema confederativo, costituito da collaboratori ed imprenditori che stanno dentro alle nostre imprese. Che vivono < da dentro> le imprese.
Io per prima nel mio ruolo di rappresentanza in Confcommercio, apporto la competenza e la conoscenza come operatrice del settore io stessa, un settore che vivo da giovanissima e dentro il quale mi sono formata ed ho fortificato e sviluppato i valori acquisiti in famiglia diventati il valore dell’impresa familiare a cui appartengo.
Siamo noi operatori in prima linea che conosciamo la forza e la determinazione dei nostri imprenditori che ogni giorno si applicano a produrre benessere a vantaggio della nostra collettività. Lo facciamo a tutela e promozione dei valori che ci sono stati tramandati e di cui siamo, convinti, portatori.
Forti di questi valori, possiamo affrontare i cambiamenti in cui siamo immersi.
Ponendoci ogni giorno la domanda su come fare di più e come fare meglio.
Questi sono il ruolo e la funzione dei corpi intermedi, quindi anche le Associazioni di Categoria, strutture dentro cui sta il pensiero futuro necessario a conseguire l’interesse generale.