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13 maggio, 2023

La Festa della Mamma sia anche la festa di tutte le mamme al lavoro

 Oggi in tutto il mondo si celebra la Festa della Mamma.

E’ una celebrazione da sempre molto sentita in tutto il mondo, e per noi imprese del commercio ha una valenza anche di mercato, tanto da avere prodotti, vetrine e campagne di marketing proprio dedicate ad essa.

Ma porta con sé il significato attuale della difficoltà di essere ancora oggi al contempo mamma e lavoratrice.

A distanza di più di un secolo dalla prima festa della mamma, e dopo una lunga storia di emancipazione femminile e di conquiste in tutti i settori, le mamme al lavoro non hanno infatti ancora pari opportunità.

I dati Istat 2023 appena pubblicati lanciano un allarme: la natalità è ai minimi storici. Scegliere di essere mamma e lavoratrice è oggi un’impresa difficile.

Il rapporto di Save the Children appena pubblicato dal titolo particolarmente significativo <Le equilibriste, la maternità in Italia nel 2023> mostra numeri che fotografano la situazione: solo il 63% delle mamme con figli minori lavora.

E questo non vale solo per le lavoratrici, gravate in molti casi anche da un divario retributivo, ma ancor di più per le mamme imprenditrici che ancora oggi non hanno adeguati strumenti di supporto al loro ‘doppio ruolo’.

Un doppio ruolo, che nella esperienza di noi imprenditrici, valorizza entrambi gli ambiti quando si è in grado di mettere in equilibrio le due cose.

Le donne sono particolarmente importanti per il terziario di mercato, ed il terziario di mercato è importante per le donne. E’ proprio il terziario di mercato difatti il settore di elezione delle imprese femminili: rispetto alle imprese gestite da uomini le mamme lavoratrici presentano una maggiore concentrazione nel settore dei servizi e del commercio.

Ed il settore è ancor di più valorizzato proprio dalla presenza di donne mamme imprenditrici che hanno trasferito anche nella loro azienda il senso di cura ed accudimento della loro funzione genitoriale. E che spesso, per conciliare i due stati hanno trasformato le loro aziende in piccoli festosi nidi. O hanno dovuto scatenare la loro creatività per portare gioiosamente avanti l’essere mamma ed imprenditrice.

Come Confcommercio ci battiamo da sempre per costruire queste condizioni e per rimuovere gli ostacoli che le donne incontrano nella loro vita sociale, professionale e familiare e che impediscono la crescita della nostra economia.

Nella mia esperienza decennale di Presidente del Terziario Donna di Confcommercio, ho rappresentato il sistema confederale nelle tante battaglie per ottenere un sistema di incentivazione per le imprese femminili (poi confluito nel Fondo Imprese femminili), ma anche strumenti premianti come la certificazione di parità di genere, e più in generale misure adeguate per favorire la conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro per le donne.

Favorire la piena partecipazione delle donne al mondo del lavoro e rimuovere gli ostacoli che incontrano nella loro vita sociale, professionale e familiare non è solo un obiettivo di equità sociale richiamato dalla Costituzione. E’ anche un obiettivo fondamentale di crescita economica del nostro Paese.

Per me celebrare la Festa della mamma è sempre stato un modo per <celebrare> la mia famiglia. Anzi le mie famiglie, quella personale e quella aziendale.

Io imprenditrice, figlia di un’imprenditrice, e mamma a mia volta di un’imprenditrice so quanta cura, quanto impegno, quanti sacrifici e quanto amore ci stanno dentro tutto questo.

Nella mia azienda lavorano quasi tutte donne, e moltissime di loro sono mamme e sono mamme felici. Perché una mamma messa nelle condizioni di conciliare vita e lavoro è una mamma felice che può con serenità guardare al futuro.

Festeggiamo quindi la festa della mamma raddoppiando l’impegno a costruire le condizioni perché lavoro e natalità siano conciliabili ed anzi diventino il gradino fondamentale per la crescita sociale ed economica del nostro Paese.