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Inclusione lavorativa dei ragazzi con disabilità: una collaborazione di valore per non lasciare indietro nessuno

Nel 2019 è nata a Palermo Yellow School, la prima accademia in Italia pensata per aiutare a rendere autonome le persone con disabilità.

Finalizzata a rendere autonomi ragazzi disabili formandoli e  trasferendo loro competenze professionali per facilitarne l’inserimento nel mondo del lavoro.

Fondata da Luca De Paoli, l’Accademia promuove e stimola le autonomie personali dei soggetti con disabilità agevolando il processo di emancipazione dal nucleo familiare. Fornendo ai giovani diversamente abili qualifiche abilitanti e competenze utili per approcciare con successo il mondo del lavoro.

Ne2023, venuta a conoscenza di questa realtà ho voluto avviare una collaborazione con Confcommercio, finalizzata proprio a favorire l’inserimento lavorativo di questi giovani nella realtà commerciali della città.

L’impegno di Confcommercio consiste nel promuovere stage formativi all’interno delle aziende, non solo quelle associate vista la valenza sociale ed etica del progetto, ed assumere iniziative di informazione e sensibilizzazione degli associati e delle aziende del territorio più in generale verso le politiche di sostegno a favore dei giovani diversamente abili formati dall’Accademia Yellow School.

L’impegno di Confcommercio non vuole essere solo un gesto di solidarietà, ma di vera ed effettiva collaborazione.

La connessione tra il progetto della Yellow School e Confcommercio sta infatti crescendo ed intensificandosi nel tempo, creando grandi osmosi tra le aziende e questi giovani ragazzi ‘speciali’. Speciali anche nella modalità di relazionarsi per la prima volta con il mondo del lavoro per  migliorare le proprie capacità relazionali, mettendoci impegno, determinazione e grande serietà.

Un grande arricchimento umano e valoriale per tutte le aziende che aderiscono all’iniziativa, avviando al lavoro i giovani presso le loro strutture.

Un valore aggiunto che io in prima persona ho sperimentato nella mia azienda di progettazione e commercializzazione moda, La Vie En Rose, dove negli scorsi mesi abbiamo ospitato per uno stage due giovani ragazze con disabilità intellettivo-relazionali. Una grande emozione che continua anche dopo quella esperienza. 

Un grande arricchimento umano che lascia il segno. E va ben oltre il progetto.

L’obiettivo di Confcommercio è quello di far svolgere con l’aiuto dei tutor uno specifico percorso formativo per agevolare poi eventuali assunzioni da parte delle aziende.

Si tratta di inserimenti lavorativi di grande valore: sono ragazzi che già nella loro vita  personale sono abituati alle sfide e a mettere in campo tutti i loro talenti. Quella del lavoro non è solo una loro ulteriore sfida ma quella di una società inclusiva che non vuole lasciare indietro nessuno.

Questo progetto è una miccia di speciali emozioni e di  momenti di scambio unici.

Noi imprenditori ed i nostri collaboratori possiamo tutti prendere grandi spunti e riflettere su quanto siano importanti i ‘piccoli quotidiani gesti’ che impariamo da questi speciali ragazzi.

Che ci aiutano a cambiare prospettiva. A rimodulare la scala delle difficoltà, degli ostacoli insormontabili, delle priorità.  

Questo progetto significa portare in azienda uno sguardo differente, arricchendo umanamente gli imprenditori che li ospitano.

Il bilancio del primo anno è veramente lusinghiero, ma mi piace considerarlo solo un punto di partenza, per ripensare le aziende in una chiave sempre più umanistica dove a contare sempre più sono i valori ed il senso etico.

Dando veramente luogo a quella responsabilità sociale di impresa che dà valore al nostro futuro.

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